
Quale ruolo ebbero le grandi imprese tedesche nella persecuzione degli ebrei europei durante l’Olocausto? Quali furono le loro motivazioni? E come reagirono ai cambiamenti sociali ed economici dopo la guerra? Proprio per rispondere a queste domande, l’autore del volume esamina come i dirigenti delle principali imprese industriali e finanziarie tedesche giocarono un ruolo cruciale nelle catastrofi e nei crimini compiuti dalla Germania nella prima metà del XX secolo. Basandosi su fonti relative a circa cento delle aziende tedesche più rilevanti dell’epoca nazista, si analizza in che modo le grandi corporazioni affrontarono la questione degli ebrei, dei loro beni e del loro lavoro. Questo studio unisce la storia economica e quella dell’Olocausto per esplorare le motivazioni economiche e personali che resero i vertici aziendali tedeschi complici delle azioni del Partito Nazista. In tal modo, dimostra come processi mentali ordinari e apparentemente neutri abbiano finito per servire gli scopi ideologici del Terzo Reich, con conseguenze letali. Per ulteriori informazioni si veda il link dell’editore Cambridge University Press.
