
Nel volume lo storico dell’economia Harold James presenta una nuova prospettiva sulle crisi finanziarie, suddividendole in crisi “buone”, che alla fine espandono i mercati e la globalizzazione, e crisi “cattive”, che portano a un mondo più piccolo e meno prospero. Esaminando sette momenti cruciali della storia finanziaria – dalla depressione degli anni 1840 alla Grande Depressione degli anni 1930 fino alla crisi del Covid-19 – l’Autore mostra come i crolli causati da una carenza di offerta, come le penurie di petrolio degli anni 1970, conducano a una maggiore globalizzazione, man mano che i mercati si espandono e i produttori innovano per aumentare l’offerta. Al contrario, le crisi innescate da una carenza di domanda – come la crisi finanziaria globale del 2007–2008 – portano a una minore globalizzazione, poiché i mercati si restringono, vengono imposte misure di austerità e cresce lo scetticismo verso il governo. Considerando non solo i periodi storici ma anche gli osservatori che hanno influenzato la nostra comprensione di ciascuna crisi – da Karl Marx a John Maynard Keynes fino a Larry Summers – l’Autore mostra come il percorso irregolare della globalizzazione abbia generato nuovi approcci al pensiero economico, e come la comprensione di questa storia possa aiutarci a prepararci meglio per il futuro. Per ulteriori informazioni link dell’editore Yale University Press.

