
Questo libro ripercorre le origini di un’istituzione finanziaria, la moderna corporazione, a Genova e ne ricostruisce la diffusione in Inghilterra, Paesi Bassi e Francia. Al suo esordio, la Casa di San Giorgio (1407-1805) era incaricata di gestire il debito pubblico genovese. Nel corso del tempo, assunse i poteri che oggi attribuiamo alle banche e agli Stati, acquisendo caratteristiche finanziarie e poteri fiscali, politici e territoriali. Come una delle prime banche centrali, governò territori e popolazioni locali per quasi un secolo. Controllò possedimenti genovesi strategici vicini e lontani, tra cui l’isola di Corsica, la città di Famagosta (a Cipro) e le postazioni commerciali in Crimea, nel Mar Nero, in Lunigiana nel nord della Toscana e in varie città della Liguria. All’inizio del Cinquecento, nelle sue Storie fiorentine (libro VIII, capitolo 29), Niccolò Machiavelli fu il primo ad analizzare il rapporto tra i poteri finanziari e territoriali della Casa di San Giorgio, dichiarando il possesso di territori come base della sua ascesa. In seguito, i fondatori di alcune delle prime corporazioni, tra cui la Compagnia olandese delle Indie orientali (1602), la Banca d’Inghilterra (1694) e la Compagnia del Mississippi di John Law (1720) in Francia, si rifecero al modello della Casa di San Giorgio. Per altre informazioni si veda il link della casa editrice Routledge.
