Ricordando Giuseppe Berta

La scomparsa di Giuseppe “Beppe” Berta lascia un vuoto profondo. Venuto a mancare all’età di settantuno anni dopo una lunga e dolorosa malattia, Beppe lascia un vuoto personale e culturale, legato alla ricostruzione storica dell’identità economica, industriale, culturale e politica del Novecento italiano.

Nato a Vercelli e torinese d’adozione, Beppe ha operato a lungo sull’asse Torino-Milano, scrivendo pagine fondamentali sull’industrialismo del Nord Italia. Come responsabile dell’archivio storico Fiat, ha sempre mantenuto una misurata indipendenza dalla famiglia Agnelli e dai suoi interessi, guadagnandosi una riconosciuta autorevolezza, mai moralistica e spesso permeata da un’ironia che non diventava mai sarcasmo. Ha scritto contributi importanti su Fiat, Olivetti e sul Gruppo Finanziario Tessile, trattando il cuore della manifattura italiana del Nord-Ovest.

Appartenente all’ultima generazione di storici economici che hanno unito la formazione letteraria e le scienze sociali, Beppe ha praticato una lettura calibrata dei bilanci delle imprese e delle statistiche nei grandi scenari, prima dell’avvento della storia economica di matrice quantitativa americana. Era consapevole dell’importanza del lavoro d’archivio, che considerava non meno rilevante del corteggiamento degli editor in chief delle riviste internazionali. Ha coltivato il gusto per l’attualità che, secondo uno stile anglosassone, lo rendeva un commentatore ricercato da giornali, radio e televisioni.

Beppe ha sempre manifestato una caratteristica personale e intellettuale: la generosità. E per questo aveva molti allievi. Nelle università, soprattutto all’estero, nei centri di ricerca, nelle associazioni industriali che frequentava, nelle case editrici, nelle aziende e nei giornali, molti gli sono grati per il tempo, la pazienza, il senso di divertimento, l’amore per la cultura e il mondo e l’interesse per gli altri che hanno nutrito la sua vita.1

Pubblichiamo qui un suo intervento sullo Stato imprenditore.

Giuseppe Berta, storico e docente storia contemporanea e dell’industria, Università Bocconi, intervenuto a family Business Festival affrontando il tema dello “stato imprenditore”. Cosa ci insegna il passato? ( Corriere Tv ).

  1. Fonti: Redazione F.Q. “È morto a Torino Giuseppe Berta, storico dell’economia e grande conoscitore dell’impresa italiana e di Fiat.” Il Fatto Quotidiano, 3 maggio 2024. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/03/e-morto-a-torino-giuseppe-berta-storico-delleconomia-e-grande-conoscitore-dellimpresa-italiana-e-di-fiat/7535216/; Roberto Galullo. “Lo storico Giuseppe Berta e i tre vuoti che lascia.” Il Sole 24 Ore, 3 maggio 2024. https://www.ilsole24ore.com/art/lo-storico-giuseppe-berta-e-tre-vuoti-che-lascia-AFadFtqD; Andrea Rinaldi, “Addio a Giuseppe Berta, storico del capitalismo italiano e direttore dell’archivio Fiat.” Corriere della Sera, 3 maggio 2024. https://www.corriere.it/economia/aziende/24_maggio_03/addio-a-giuseppe-berta-storico-del-capitalismo-italiano-e-direttore-dell-archivio-fiat-ef590ebb-7a5a-41ec-9432-31ebbe2b5xlk.shtml. ↩︎