Letture: Rebellions, Rascals, and Revenue: Tax Follies and Wisdom through the Ages, di Michael Keen e Joel Slemrod

I governi hanno sempre lottato per tassare in modo efficace e tollerabilmente equo. A volte falliscono in modo grottesco, come quando, nel 1898, gli inglesi scatenarono una ribellione in Sierra Leone imponendo una tassa sulle capanne e, nel reprimerla, finirono per bruciare proprio le capanne che intendevano tassare. A volte hanno un successo sorprendente, come quando, nella Gran Bretagna del XVIII secolo, una riduzione della tassa sul tè aumentò massicciamente le entrate. In questo libro divertente, due importanti autorità in materia di tassazione, Michael Keen e Joel Slemrod, offrono un tour affascinante e informativo attraverso questi e molti altri episodi della storia della tassazione, sia assurdi che drammatici – dal saccheggio descritto da Erodoto e da una tassa incaica pagabile in pidocchi al Boston Tea Party (ricordato male) e agli scandali dei Panama Papers. Lungo il percorso, i lettori incontrano un cast variopinto di furfanti fiscali e anche qualche eroe fiscale. Sebbene sia difficile comprendere l’ispirazione di tasse come quella sulle navi che tendeva a farle affondare, Keen e Slemrod dimostrano che i sistemi fiscali di ieri hanno più cose in comune con i nostri di quanto si possa pensare. L’imposta sulle finestre dell’Inghilterra georgiana sembra oggi pittoresca, ma era un modo ingegnoso di giudicare la ricchezza in modo discreto. E la tassa sulle barbe dello zar Pietro il Grande mirava a indurre la nobiltà a radersi, proprio come le odierne tasse sul carbonio mirano a rallentare il riscaldamento globale. Il volume è un resoconto sorprendente e unico nel suo genere di come la storia illumini le sfide perenni e i principi senza tempo della tassazione, e di come il passato contenga indizi per risolvere i problemi fiscali di oggi. Sul volume si veda il sito dell’editore Princeton University Press.