Il volume esplora come i governi dei membri fondatori della Comunità europea del carbone e dell’acciaio e della Comunità economica europea, agendo collettivamente attraverso le Comunità europee, abbiano contribuito al consolidamento del regime franchista. Spiega come i sei paesi membri (che divennero nove dopo il 1972) abbiano attuato una serie di misure politiche che hanno facilitato la sussistenza del regime franchista, dimostrando che il commercio tra loro ha migliorato la performance economica complessiva della Spagna, che a sua volta ha garantito il governo di Franco. Secondo l’Autore, i paesi membri fornirono all’economia spagnola una fornitura stabile di materie prime e beni strumentali essenziali e mercati di sbocco per i principali prodotti di esportazione del Paese. Attraverso questi meccanismi, le Comunità europee assistettero lo sviluppo economico spagnolo e sostennero la stabilizzazione del regime politico non democratico al potere in Spagna. Il regime franchista non fu mai minacciato dall’integrazione europea e i Sei/Nove riuscirono a isolare i negoziati comunitari con la Spagna dai crescenti disordini politici. L’Autore mostra che senza l’assistenza materiale incessante dell’Europa occidentale, sarebbe stato molto più difficile per il regime di Franco raggiungere la stabilità che ha permesso al dittatore di mantenere il suo governo fino alla sua morte pacifica a 82 anni. Per ulteriori informazioni si veda il link Oxford University Press.