
Il volume di Clare E. Mattei è stato considerato il miglior libro dell’anno dal Financial Times. Un’analisi innovativa delle oscure origini intellettuali dell’austerità. Per più di un secolo, i governi che affrontavano la crisi finanziaria hanno fatto ricorso alle politiche economiche di austerità – tagli ai salari, alla spesa fiscale e ai benefici pubblici – come via verso la solvibilità. Sebbene queste politiche abbiano avuto successo nel placare i creditori, hanno avuto effetti devastanti sul benessere sociale ed economico nei paesi di tutto il mondo. Oggi, poiché l’austerità rimane la politica favorita tra gli stati in difficoltà, una domanda importante sorge spontanea: e se la solvibilità non fosse mai stata veramente l’obiettivo? L’Autrice esplora le origini intellettuali dell’austerità per scoprirne le motivazioni originarie: la protezione del capitale – e in effetti del capitalismo – in tempi di sconvolgimenti sociali dal basso. Mattei fa risalire l’austerità moderna alle sue origini nel periodo tra le due guerre in Gran Bretagna e in Italia, rivelando come la minaccia del potere della classe operaia negli anni successivi alla prima guerra mondiale abbia animato una serie di politiche economiche imposte dall’alto verso il basso che elevavano i proprietari, soffocavano i lavoratori e imponevano una rigida politica economica. Dove queste politiche “hanno avuto successo”, relativamente parlando, è stato nell’arricchimento di alcuni soggetti, compresi i datori di lavoro e gli interessi del commercio estero, che hanno accumulato potere e capitale a scapito del lavoro. Qui, sostiene Mattei, è dove si può osservare il vero valore dell’austerità: il suo isolamento dei privilegi radicati e la sua eliminazione di tutte le alternative al capitalismo. Attingendo a materiale d’archivio recentemente scoperto in Gran Bretagna e Italia, in gran parte tradotto per la prima volta, il volume offre un nuovo resoconto schiacciante ed essenziale dell’ascesa dell’austerità – e dell’economia moderna – alle leve del potere politico contemporaneo. Per ulteriori informazioni si veda il sito dell’editore.

