
E’ online su Continuity and Change l’articolo di Eliska Bujokova and Juliette Desportes su Poor relief as ‘Improvement’: moral and spatial economies of care in Scotland, c.1720s–1790s. Questo articolo prende come punto di partenza la scarsità di studi sui poveri scozzesi, descritto come una versione inferiore e sottosviluppata della sua controparte meridionale. Le due Autrici adottano un approccio di case-study ed esaminano due esempi di infrastrutture urbane di basso rilievo per illustrare l’applicazione dell’ideologia della filosofia del “miglioramento” al trattamento dei poveri tra il 1720 e il 1790 circa. Situando lo studio nel contesto del “miglioramento” scozzese, esplorano i modi in cui gli approcci teorici e pratici nei confronti dei poveri sono stati plasmati dalla combinazione di atteggiamenti commerciali ed evangelici nei confronti dell’investimento in capitale umano e della riforma a lungo termine, facendo eco a sviluppi simili in tutta Europa. Alla fine del diciottesimo secolo, il sistema scozzese passò da un sistema di gerarchia reciproca localizzata e basato sulla comunità, gestito dalle strutture parrocchiali a un sistema sempre più radicato nel legalismo e nel concetto di previdenza sociale basata sui diritti.
