Letture: Slavery, Capitalism and the Industrial Revolution, di by Maxine Berg e Pat Hudson 

Il ruolo della schiavitù nel guidare lo sviluppo economico della Gran Bretagna è spesso dibattuto, ma raramente viene assegnato un posto centrale. Nel loro straordinario nuovo libro, Maxine Berg e Pat Hudson documentano il ruolo della schiavitù nella realizzazione della rivoluzione industriale britannica. La schiavitù non era solo una fonte di ricchezza per una ristretta cerchia di proprietari di schiavi che costruivano grandi case di campagna e le riempivano di lussi. Le forze messe in moto dal commercio degli schiavi e delle piantagioni penetrarono in quasi ogni aspetto dell’economia e della società. Nelle fabbriche tessili, nella fusione del ferro e del rame, nell’energia a vapore e nelle istituzioni finanziarie, la schiavitù ha svolto un ruolo cruciale. Cose che potremmo pensare molto lontane dalla schiavitù, come le mode del diciottesimo secolo per i tessuti a motivi indaco, il tè dolce, le tabacchiere, i mobili in mogano, la ceramica e l’argenteria, erano intimamente connesse. Anche il ruolo di Londra come centro della finanza globale è stato in parte determinato dalla tratta degli schiavi, poiché nella City si sono sviluppati mercati assicurativi, finanziari e ipotecari per promuovere investimenti a distanza e rischiosi nelle persone schiavizzate. Il risultato è un resoconto audace e risoluto di come la Gran Bretagna sia diventata una superpotenza globale e di come persista l’eredità della schiavitù. Riconoscere il ruolo della Gran Bretagna nella schiavitù non significa solo abbattere statue e rinominare strade. Abbiamo urgentemente bisogno di fare i conti con i legami inestricabili della schiavitù con il capitalismo occidentale e i modi in cui molti di noi continuano a beneficiare della schiavitù fino ad oggi. Il volume è acquistabile come ebook. Per approfondimenti si veda il blog della Economic History Society