
Tra l’839 e il 1403 d.C., ci fu un intervallo di sei secoli nelle relazioni diplomatiche tra l’attuale Cina e il Giappone. Questa interruzione in quello che è noto come il sistema dei tributi ha portato a supporre che ci fossero pochi contatti tra i due paesi in questo periodo. Yiwen Li smentisce questa ipotesi, sostenendo invece che una vivace rete commerciale sino-giapponese fiorì in questo periodo mentre monaci e mercanti buddisti favorivano i collegamenti attraverso l’Asia orientale marittima. Sulla base di un attento esame di fonti in più lingue, tra cui poesie e lettere, immagini e oggetti trasmessi e scoperte archeologiche, Li presenta un’immagine vivida e dinamica del mondo marittimo dell’Asia orientale. Mostra come questa rete commerciale buddista operava al di fuori della struttura del sistema dei tributi e, attraverso nuove interpretazioni dei documenti buddisti, fornisce una nuova comprensione del rapporto tra buddismo e commercio. Per maggiori informazioni si veda il sito dell’editore.
