
E’ online il Research Paper of Exploration in Economic History di Benjamin Bridgman e Ryan Greenaway-McGrevy che si interrogano su quali sono gli impatti economici a lungo termine delle risposte politiche per controllare le pandemie. Per dare una risposta alle loro domande utilizzano i dati raccolti dallo stato che riguardano una delle pandemie globali più significative degli ultimi secoli, la pandemia influenzale del 1918, altrimenti detta la “spagnola”. Nello specifico, utilizzano un quadro di differenze-nelle-differenze per esaminare gli effetti degli interventi non farmaceutici (NPI), non trovando in definitiva alcun impatto a lungo termine degli NPI sull’occupazione, positivo o negativo. Le tendenze dell’occupazione prima del 1918 suggeriscono che la prima guerra mondiale è un importante fattore di confusione nelle analisi della pandemia, dal momento che le città con NPI più ristretti sono cresciute rapidamente tra il 1914 e il 1918. Identificano nuove variabili di controllo che spiegano la produzione bellica e allo stesso tempo rilevano che il distanziamento sociale non ha avuto impatti occupazionali a lungo termine.
